Questo viaggio nell’antica Birmania vi portà a scoprire capolavori come l’insieme dei templi di Bagan, e il tempio di Ananda, luoghi tra più affascinanti dell’Estremo Oriente. Potrete ammirare curiosità come l’impressionante Buddha sdraiato di Chaukhtatgyi o la campana di Mingun, la più grande del mondo. Ammirerete inoltre paesaggi straordinari come quello del lago Inle, con i suoi pescatori caratteristici e gli orti galleggianti.
PROGRAMMA
1° giorno, Italia – Yangon
Partenza per Yangon via altre città. Arrivo all’alba del giorno dopo, incontro con il nostro rappresentante e trasferimento in hotel
2° giorno, Yangon
Il mattino a disposizione. Nel primo pomeriggio inizia la visita della ex-capitale della Birmania. Le visite cominciano con il grande Buddha reclinato (Chaukhtatgy), lungo 70 metri, custodito in un grande capannone a forma di pagoda, e poco distante dall’imponente pagoda Shwedagon, il simbolo del paese, interamente ricoperta d’oro, che si visiterà al momento più bello, durante il tramonto. Quando, nel 486 a.c., Buddha morì, le sue reliquie furono suddivise in otto parti, per custodire le quali furono costruiti otto grandi stupa. La Shwedagon Pagoda (sotto impalcatura di bambù per la quinquennale doratura) è la più venerata perché, come dice il nome con cui spesso è citata, “La pagoda dei sacri capelli vivi” contiene otto capelli donati dal Buddha durante la sua vita terrena. Buona parte della sua importanza è dovuta anche all’enorme cono dorato di quasi 100 m. d’altezza, coperto da 2 tonnellate d’oro, che si erge su un colle di 60 m. visibile da tutta la città, e dall’ombrello alla sommità ricoperto da migliaia di pietre preziose.
3° giorno, Yangon – Heho Le Grotte di Pindaya – Kalaw
Trasferimento in aeroporto e partenza per Heho con volo di linea aerea privata. Arrivo e trasferimento a Pindaya, attraverso vari villaggi dove si vedono contadini delle tribù Pao dai costumi neri. Arrivo in circa 2 ore e visita di Pindaya, le famose grotte con più di 9000 statue di Buddha. Visita alle fabbriche di ombrelli – in particolare l’arte di fare gli ombrelli per i monaci è unica – e della carta. Proseguimento per Kalaw.
4° giorno, Kalaw – Lago Inle – Le tribù Intha sul Lago Inle
Trasferimento sulle sponde del lago Inle. All’arrivo l’esplorazione navigando il grande lago a bordo di lance a motore. Il lago di Inle, lungo 22 chilometri e largo 11, è una vera bellezza naturale. In questo luogo unico al mondo, gli 80.000 abitanti dell’‘etnia degli Intha che vuol dire “Figli dell’Acqua”, vivono, lavorano, studiano, pregano: tutto sull’acqua! Gli Intha inoltre esercitano la loro attività di pescatori con nasse (trappole coniche) e reti, stando in piedi sulle piccole imbarcazioni e remando con una gamba in modo davvero particolare. Visita dei famosi orti e giardini galleggianti, i villaggi sull’acqua, il monastero detto “dei gatti che saltano”, e la pagoda Phaung Daw Oo Kyaung e dei villaggi su palafitte in mezzo al lago, collegati da ponticelli di legno.
5° giorno, Inle, escursione alle colline di Inthein
Al mattino partenza in motolancia per la visita delle splendide colline di Inthein sul lago. Qui si trovano più di mille pagode risalenti al XIII secolo che circondano l’antico monastero. Questo luogo in una splendida posizione dominante di bellezza naturale. Si raggiunge in barca, e dopo una breve camminata di circa 15 minuti lungo il percorso, splendidi scenari idilliaci.
6° giorno, Inle , escursione a Sargar
In mattinata trasferimento sul lago Inle in circa 1 ora. in barca si raggiunge il villaggio di Sagar, 64 chilometri a sud di Nyaung Shwe, che un tempo fu la capitale del regno Shan. Visita delle antiche pagode costruite 700 anni fa. Il sito, di recente scoperta, è molto suggestivo e lo si raggiunge attraversando paesaggi superbi. Si sbarca anche a Phekon. Rientro a Inle nel tardo pomeriggio.
7° giorno, Inle – Mandalay
Continua la visita di Inle e dei villaggi con tempo per shopping. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per Mandalay. Arrivo e trasferimento di 1 ora per andare in città di Mandalay.
8° giorno, Mandalay – Amarapura – Mingun (escursione in barca)
Visita di Amarapura, antica capitale sulla costa orientale del fiume Irrawaddy a pochi chilometri da Mandalay. Vi si visita il più grande monastero del Paese, il Mahagandhayon, che ospita 1000 monaci. Lì accanto, le acque poco profonde di un lago che durante la stagione secca si prosciuga, sono attraversate da un vecchio ponte pedonale tutto in legno di tek chiamato U Bein, lungo circa 2 km. Ancora oggi è il ponte in tek più lungo del mondo: per la sua costruzione, che richiese due anni, fu usato il legno proveniente da residenze in disuso di Sagaing e Ava.Resiste sulle sue 1086 colonne nonostante i danni derivati da due gravi inondazioni avvenute nel 1946 e nel 1973. Qui passeggiano monaci, anziani, e giovani coppie, in un’atmosfera di grande serenità. Proseguimento in barca per la visita di Mingun, antica città a soli 11 km da Mandalay, sulla sponda opposta del fiume. Bei panorami e scorci sulla vita lungo il fiume. Sul posto vi è un piccolo villaggio, un’enorme pagoda di mattoni rimasta incompiuta, simile ad una montagna, una campana in bronzo di dimensioni colossali, dal peso di 90 tonnellate, considerate la più grande del mondo, e la bianca pagoda Myatheindan, con 8 terrazze concentriche, Myatheindan fatta costruire nel 1816 dal Re Bagyidaw in memoria di una delle sue mogli più amate. Rientro a Mandalay.
9° giorno, Mandalay – Bagan
Trasferimento in pullmino per la partenza per Bagan. Arrivo e sistemazione nelle camere in hotel. Tempo di relax e quindi si parte per assistere al primo indimenticabile tramonto che si potrà ammirare dall’alto di una pagoda.
10° giorno, – La Mistica Bagan
Questa stupefacente zona archeologica pianeggiante, che copre una superficie di 40 kmq. lungo un’ansa dell’Ayeyarwady, è una delle più ricche dell’Asia. Capitale dell’impero birmano per oltre due secoli, fu fondata nel 1044 da re Anawrahta, artefice dell’unificazione politica e culturale del Paese. Fu però solo dopo la conquista del regno Mon nel 1057 che Bagan raggiunse l’apice del suo splendore. Anawrahta riportò da Thaton non solo le sacre scritture Theravada, ma anche il re deposto Manuha con tutta la sua corte di architetti, artisti e artigiani. Questo diede inizio a una spinta religiosa e creativa che portò alla costruzione di migliaia di templi i cui muri interni erano per la maggior parte decorati da splendidi affreschi. Nel 1287 giunsero le orde di Mongoli che dettero alle fiamme la città; gran parte degli edifici, in legno, andarono bruciati. Ciò che non fecero i mongoli lo fece il terremoto del 1975, e dell’antico splendore oggi restano solo gli edifici in pietra.I monumenti di Bagan si possono raggruppare in due categorie: templi e pagode. I primi sono strutture nelle quali i pellegrini entrano per meditare davanti ai simulacri del Buddha, mentre le seconde sono edifici sacri costruiti per custodire le reliquie del Buddha intorno ai quali i pellegrino girano pregando (in senso orario). Visita di Bagan la localita’ piu’ affascinante della Birmania, una delle meraviglie del mondo, definita patrimonio culturale mondiale dall’Unesco. Sosta presso il colorato mercato tipico Nyaung-oo, visita della zona archeologica e alle pagode piu’ importanti e scenografiche, come la splendida Shwezigon pagoda, il cui stupa e’ diventato il prototipo per tutte le altre pagode in Birmania, il tempio in stile indiano Gubyaukgyi, costruito nel 1113, adorno internamente di affreschi raffiguranti la storia di Buddha. Un’altro dei templi piu’ suggestivi che si visitera’ e’ Ananda risalente al 1100, voluto dal re Kyanzittha, figlio di Anwaratha. Costruito con bianche guglie a voler simboleggiare le cime inevate delle montagne Himalayane, ospita all’interno 4 statue di Buddha in piedi, alte 9 metri. E’ un magnifico esempio dell’arte Mon, e presenta la struttura a croce greca. Si visitera’ anche il particolare tempio Manuha. Secondo la leggenda questa pagoda venne costruita nel 1059 da Manuha, il re mon fatto prigioniero da Anawratha dopo la conquista di Thaton, per rappresentare la sua insofferenza alla reclusione. All’interno, le tre statue del Buddha seduto che guardano l’ingresso dell’edificio e quella reclinata in nirvana nel retro, schiacciate dai muri che le circondano, simboleggiano la tensione e la sofferenza sopportate da Manuha.
11° giorno, Bagan – Yangon – Bago – Kyaithkyio (Roccia d’Oro)
Trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno a Yangon. Arrivo e proseguimento per Kyaikthyio, passando prima per la visita dell’antica capitale Bago, 80 km nord-est di Yangon. Lungo la strada il mercato dei vasai, e scene dell’entroterra agricolo. Si visitano: la pagoda Shwemandaw, detta la grande pagoda d’oro, antica di 1000 anni. Si ammira uno splendido panorama dalla pagoda Hinta Gone sulla collina. Proseguimento per Kyaikthyio. Salita al monte visita della “Roccia d’oro”, un monte ritenuto sacro che ha un grosso masso coperto di sfoglie d’oro situato prodigiosamente in equilibrio sul bordo di una roccia. Sulla cima del masso e’ adagiata una piccola pagoda dorata che contiene una reliquia del Buddha.
12° giorno, Kyaithkyio – Yangon
Da Kyaikthyio rientro a Bago per finire le visite: visita del buddha sdraiato gigante, “Shwethalyaung”, al rientro a Yangon sosta alla pagoda Kyaik Pun, con i 4 buddha giganti coloratissimi, seduti schiena a schiena. Arrivo a Yangon nel tardo pomeriggio.
13° giorno, Yangon – Italia
Trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.
PREZZI, PARTENZE E INFORMAZIONI SUL VIAGGIO
PARTENZE DI GRUPPO | 13 GIORNI | |
GRUPPO MINIMO: 6 partecipanti | ||
* Per persona in camera doppia: € 2600 * Supplemento singola: € 340 * Assicurazioni/visto/tasse aeroportuali: € 420 * Supplemento agosto e capodanno: € 300 * Tasse di uscita da pagare in loco: $10 * Mezza pensione * Hotels 4 stelle * Guida in italiano
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