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SUDAN storico e archeologico

Sudan· Tour Africa

12 Nov

Ovviamente si parla del Sudan del nord. Un paese da vedere e da scoprire in cui la storia millenaria ha lasciato le sue tracce indelebili.

PROGRAMMA

1° giorno,Italia –Khartoum

Partenza con voli di linea per Khartoum. All’arrivo incontro con l’autista e trasferimento in hotel Assaha.

2° giorno, Khartoum

La giornata sarà dedicata alla visita della capitale del Sudan, che si ripartisce nei tre agglomerati di Khartoum:la città coloniale (capitale presidenziale), Omdurman (epicentro religioso e commerciale) e Khartoum del nord (sobborgo industriale); divisi dai vari bracci del Nilo. Si inizia con la visita al museo archeologico nazionale. Poi si percorrono i viali che costeggiano il Nilo, fino alla spettacolare confluenza dei due fiumi: il Nilo Bianco (pigro e solenne, che nasce in Uganda dal lago Vittoria) e il Nilo Azzurro (impetuoso e possente, che scende dal lago Tana, in Etiopia). Si sosta in Omdurman, caotica città satellite e antico centro carovaniero, già roccaforte del Mahdi e dei suoi seguaci. Le tappe principali sono: la venerata tomba del Mahdi, il predicatore musulmano simbolo della rivolta sudanese contro l’occupazione coloniale anglo-egiziana morto nel 1885; la nuova moschea; la residenza del califfo, i resti dei bastioni costruiti dai mahdisti sulla riva del fiume nella battaglia contro gli inglesi del 1899: il polveroso e variopinto suq e il mercato dei cammelli.Pernottamento in hotel Assaha

3° giorno, Khartoum – Old Dongola (Ajuza) – New Dongol

Partenza di buon ora verso il nord fino all’Antica Dongola passando per Ed Debba. Qui, sulla sponda orientale, al limitare del deserto, dall’alto di una collina si apre lo spettacolo dell’antica capitale del regno di Makuria. Il paesaggio desertico è costellato da numerosi marabutti a testimonianza del fatto che anche in epoca islamica questo sito mantenne una forte vocazione religiosa. Qui si trova un’antica moschea costruita sui resti di un grande edificio cristiano. Più in basso, in un bacino chiuso del Nilo, sorgono dalla sabbia i resti delle chiese cristiane del VII-VIII secolo, scavati da una missione polacca. Questa tappa introduce alla conoscenza di un aspetto poco noto del Sudan, ma di notevole interesse storico-culturale al fine di comprendere le specificità della Nubia  odierna. Dopo la caduta del regno di Meroe, avvenuta nel IV sec., si formarono in Nubia, a seguito dell’evangelizzazione, due regni cristiani, che occupavano le terre attorno al Nilo e avevano le sue cateratte come confini naturali. Il più importante di questi, il regno di Makuria, aveva la sua capitale a Dongola antica, che fu sede episcopale della locale chiesa cristiano-copta. Questi regni e la loro cultura rimasero indipendenti per più di mille anni, rappresentando un’anomalia medievale nubiana nel panorama islamico dell’Africa settentrionale, fino all’invasione araba avvenuta solo a partire dal XIV secolo. Il lungo isolamento politico religioso ha consentito di sedimentare, fra i contadini nubiani, forme di comportamento che si discostano dall’ortodossia islamica e che si riflettono, ad esempio, nell’abbigliamento femminile privo del velo e nello spirito di amichevole ospitalità verso gli stranieri. Pernottamento in Hotel Aldiyafa.

4° giorno, Dongola -Villaggi Nubiani – Kerma

Si prosegue verso nord in un percorso panoramico di circa 50 km tra le dune e i palmeti. Si visitano alcuni caratteristici villaggi abitati dagli ospitali e sorridenti nubiani che vivono in case bianche, alcune con portali dipinti. Si raggiunge il sito archeologico della civiltà Kerma (2500-1500 a.C.) in un territorio fertile e colorato.Si visita il “deffufa”, alte costruzioni realizzate in mattoni crudi dove si possono notare dei bassorilievi con decorazione del disco alato tipico dei templi egizi. Pernottamento in una casa tradizionale nubiana..

5° giorno, Kerma – terza Cateratta –  Delgo – Tempio di Sesibi – Tempio di Soleb

Al mattino si giunge alla terza cateratta. A Delgo si attraversa il Nilo e si prosegue per visitare i siti archeologici: Sesibi, Soleb e Jebel Dosha. Il  tempio di Sesibi fu costruito nel periodo del Re Sole, Akhenaton. Sono ancora visibili le rovine di una città circondata da mura. Si prosegue lungo il Nilo per altri 40 km fino ad arrivare allo straordinario tempio di Soleb costruito durante il regno di Amenophis III. E prima di tornare a Soleb si passa da Jebel Dosha, una roccia arenaria con uno splendido panorama sulle sponde del Nilo per ammirare la cappella rupestre di Thutmose III (il faraone che creò il più grande impero delll’ Egitto nel 1479 a.C.). Pernottamento in una casa tradizionale nubiana a Soleb.

6° giorno, Soleb – Deserto Nubiano – Karima  

Si procede verso sud, sosta a Dongola per i rifornimenti e poi attraversamento nel Deserto Nubiano verso est per  raggiungere Karima . Tutta la giornata sarà dedicata a questo lungo trasferimento nel deserto Nubiano . Pernottamento in Hotel Merowe Tourist Village

7° giorno, Karima,  escursione a Jebel Barkal, El Kurru e Nuri

La visita inizia dal complesso dell’area sacra del Jebel Barkal. Il grande tempio di Amon si sviluppava ai piedi della montagna. Da tempo immemorabile questo sito era dedicato al culto del dio egizio, ma fu all’epoca della XXV dinastia che esso potè rivaleggiare, per importanza, con i templi di Karnak e di Tebe. I faraoni nubiani non mancarono mai di rendere omaggio ad Amon, da cui ricevevano l’investitura e cercarono di assicurarsi il sostegno del suo clero ricorrendo anche all’aiuto delle vergini di sangue reale, nominate “divine adoratrici” del dio. Ancor oggi le rovine del tempio sono imponenti, sia viste da terra che dall’alto della montagna, ritenuta la sede divina di Amon.

Un viale di arieti in pietra grigia portava all’ingresso del tempio, i cui resti sono disseminati per centinaia di metri. Particolarmente suggestive sono le sale più interne, scavate nel fianco della montagna, che contengono, oltre a splendidi bassorilievi, anche strani pilastri su cui è scolpita la figura del dio Bes, nano deforme protettore del parto e della fecondità. Il sito suscita emozione e rispetto, e anche un certo timore superstizioso, a giudicare dal comportamento dei nubiani, restii a varcare l’ingresso delle sale più interne del tempio. D’intorno giacciono sparsi i resti di altri templi e del palazzo reale fondato da Piankhy, il primo grande faraone nubiano. Dietro la montagna si trova una necropoli con 19 piramidi, le più belle e meglio conservate di tutta l’Alta Nubia. Queste rappresentano un rebus storico-archeologico, perché la mancanza di iscrizioni non consente di attribuirne la titolarità. Nel sito di El Kurru, poco distante, si trovano invece le tombe reali del periodo più antico, a tumulo o piramidali, fatte costruire dai re di Napata e dai faraoni neri. Di queste, sono visitabili le celle sepolcrali del faraone Piankhy e di una regina, cui si accede scendendo una ripida scalinata. Le tombe sono impreziosite da iscrizioni e affreschi policromi di stile egizio. Nella tomba, la regina è raffigurata in posizione prona sul letto funebre, mentre riceve la chiave della vita.

Si prosegue per Nuri . Giunti a Nuri, si entra nel regno dell’antica Napata, la patria dei faraoni neri. Qui, in una necropoli sul limitare del deserto, riposa Taharqa, il grande faraone nubiano (690-664 a.C.) sepolto nella piramide più grande. Le altre piramidi, più sottili ed erose dal tempo, hanno assunto forme bizzarre e irregolari. Rientro a Karima in Hotel Merowe Tourist Village.

8° giorno, Karima – Ghazali – Atrun Crater – Deserto Bayuda – Meroe

Si parte di buon mattino per Ghazali, nella valle di un antico uadi, dove rimangono i resti importanti di una chiesa e di un monastero fortificati, situati sul percorso dell’antica via carovaniera fra Napata e Meroe. Il deserto del Bayuda anche se sostanzialmente piatto, è ricco di paesaggi che spaziano dalla savana alle distese sabbiose punteggiate da acacie e ai Jebel dalle forme più strane. Dopo aver superato il cratere Atrun si prosegue per Meroe in cui si arriva nel tardo pomeriggio. Pernottamento in Hotel Raidan Tourist Village.

9° giorno, Meroe

Questo è il cuore del regno che diede il nome ad una cultura africana originale ed evoluta. Fuggiti da Napata, i re nubiani trasferirono qui la loro capitale, protetta dai fiumi e dal deserto. Fu fiorente di traffici carovanieri con l’Africa equatoriale e si specializzò nella lavorazione del ferro. Il regno di Meroe durò più di 8 secoli e interagì anche con Roma (la pace di Samo fu firmata dalla regina Candace con Augusto in persona), fino alla decadenza ed alla sconfitta, in epoca cristiana, ad opera dell’impero etiope di Axum.

La grande necropoli reale (a nord) consta di 41 piramidi, esclusive dimore funebri di re e regine, parzialmente ricoperte dalla sabbia delle dune circostanti. Dalla forma caratteristica e dal profilo aguzzo, appaiono sovente prive della cima, sia per l’usura del tempo che per l’offesa ad esse arrecata da un avventuriero italiano, il medico bolognese G. Ferlini, che nel 1834 ne danneggiò diverse in cerca di tesori. La straordinaria bellezza del sito resta comunque intatta. Poco distante svettano altre piramidi di dimensioni minori (la necropoli sud), che ospitavano i sepolcri di dignitari e di altri membri della famiglia reale. I piloni e le pareti delle cappelle funerarie antistanti le piramidi sono decorati con scene rituali e con scritte in geroglifico o nei caratteri della lingua di Meroe. Pernottamento in Hotel Raidan Tourist Village.

10° giorno, Meroe – Musawarat – Naga – 6° cateratta – Khartoum

Partenza di buon ora su strada asfaltata verso il sud. Dopo la città di Shendi, sosta a Mussawarat dove si trovano le grandiose rovine di un complesso sacro con il Grande Recinto, destinato probabilmente all’addestramento degli elefanti sacri e da combattimento di cui i nubiani erano famosi. Il nucleo più antico risale al periodo di Napata,  fu usato per più di 800 anni, fino alla caduta del regno di Meroe. Una testa di muro a forma di elefante, graffiti e scene di guerra testimoniano la familiarità dei nubiani con questo pachiderma. Proseguimento per Naga per visitare il tempio di Apedemak, il dio leone nubiano, costruito in pietra arenaria di un caldo colore dorato, decorato da splendidi rilievi, fra i più belli del Sudan, in cui il re e la regina, con pari dignità, si confrontano con divinità locali e con gli dei dell’olimpo egizio. Di fronte al tempio, e ad esso idealmente collegato, si trova uno splendido chiosco  in cui si fondono elementi architettonici e decorativi, egizi e greco-romani. Più in disparte, fra statue di arieti e blocchi di pietra, sorgono i resti del contemporaneo tempio di Amon (I secolo a.C.), di stile egizio. Prima di arrivare a Khartoum si sosta in riva al fiume, in località Sabaloka, nei pressi della 6° cateratta, in ambiente bucolico e suggestivo, dove un braccio del Nilo forma una serie di rapide. Arrivo a Khartoum in serata . Pernottamento in Hotel Plaza .

11° giorno, Khartoum- Italia  

Trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.

PARTENZE DI GRUPPO 11 GIORNI
GRUPPO MINIMO: 6 partecipanti
2023 2024 * Per persona in camera doppia: € 2300

 

* Supplemento singola: € 220* Tutti i voli

 

*Assicurazioni/Tasse aeroportuali/visto: € 330

* Pensione completa

* Hotels e case tradizionali

* Guida in italiano

   
   
   
   
   
   
   

 

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